Diritto vivente - discussione, rubrica sottoposta a Valutazione Scientifica
L’interposizione soggettiva del trust: un’analisi giuridica (Cass., 10 aprile 2025, n. 9445)
- Valentina Masotti,
- Pubblicato il: 04/12/2025
- Contenuto in Trusts, 2025, N°6 (N° 6 (novembre-dicembre))
- DOI 10.35948/1590-5586/2025.920
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Cita come:
Valentina Masotti, L’interposizione soggettiva del trust: un’analisi giuridica (Cass., 10 aprile 2025, n. 9445), in Trusts, 2025, 908.
Tesi
La Corte di cassazione, nel trattare l’interposizione soggettiva del trust, condivide l’interpretazione della Agenzia delle Entrate di superare la distinzione civilistica tra interposizione fittizia e reale per concentrarsi sull’individuazione dell’effettivo possessore del reddito ai sensi dell’art. 37, comma 3, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600. Pur essendo condivisibile il principio alla base di questa impostazione, sarebbe necessario limitarne l’applicazione ai soli casi in cui emerga una significativa ingerenza del disponente, dimostrata anche da elementi di fatto, così da preservare la funzione economico-giuridica dell’istituto.
The author’s view
The Italian Supreme Court, in addressing the subjective interposition of trusts, endorses the interpretation provided by the Italian Tax Administration, which sets aside the civil law distinction between fictitious and genuine interposition, in order to focus on identifying the beneficial owner of the income, according to Article 37, paragraph 3, of Presidential Decree No. 600 of 29 September 1973. While this approach is sound in principle, its application should be limited to cases where a significant degree of interference by the settlor is present, also based on factual evidence, so as to preserve the economic and legal function of the trust.
