Lo spirito del nostro tempo porta spesso a semplificare, confondendo la semplificazione con l’essenzialità. Esso sembra disseminare l’informazione mentre invece la banalizza, la rende incontestabile e non verificabile e colloca autore e fruitore su piani diversi e non comunicanti.
La conoscenza del diritto subisce oggi la cesura temporale dell’accesso telematico, una barriera senza alcun riscontro nella storia: non possiamo più guardare indietro e stiamo perdendo gli strumenti per guardare avanti.
Questa rivista aspira a comprendere il diritto dell’oggi per mezzo delle migliori prassi culturali e comunicative che appartengono alla civiltà occidentale.
Fin dall’uscita del primo numero nell’anno 2000 “Trusts e attività fiduciarie” ha contribuito a creare la cultura del trust in Italia. Ora la Rivista ha superato i 21 anni e anche i trust sono giunti alla maggiore età; dal passaggio alla Rivista in rete consegue un diverso rapporto con i lettori e una diversa qualità e quantità dell’informazione.
Non è una pubblicazione stampata che diventa digitale, è una nuova pubblicazione che dialoga con i propri lettori sia tramite i numeri bimestrali che tramite i bollettini settimanali. Essa mette le fonti giuridiche alla loro portata immediata e favorisce il confronto di idee. A fianco dei contenuti della Rivista pone un archivio giuridico privo di precedenti in Italia o all’estero e consultabile indipendentemente.